Il pilastro economico della sostenibilità comprende indici finanziari e indicatori relativi alle pratiche e agli strumenti di produzione, per fornire un quadro della salute economica della produzione del vivaio.

Cosa significa concretamente?

  • La performance tecnica ed economica dell’azienda deve avere un positivo rapporto positivo con il reddito generato, per garantire la sopravvivenza a lungo termine dell’attività e soddisfare i suoi bisogni.
  • La produzione di energia per l’autoconsumo o la rivendita consente di diversificare le fonti di reddito e di ridurre i costi energetici.
  • Tenere conto delle pratiche sociali e ambientali dell’azienda, implementando i criteri ESG all’interno dei processi e dei servizi. Ecco perché si parla di tematiche come: l’impatto sulle emissioni di CO2, le condizioni dei dipendenti, la produzione locale, ecc.
  • La manutenzione degli edifici e delle attrezzature agricole che rispecchia la salute economica dell’azienda. Esistono inoltre strumenti di meccanizzazione che consentono di ridurre i costi, la fatica del lavoro e l’impatto ambientale. Anche l’utilizzo in comune di attrezzature agricole è un ottimo escamotage per ridurre i costi.
  • I canali di distribuzione a km zero e la vendita diretta sono nuove pratiche che consentono ai produttori di scegliere dove e a quale prezzo vendere rafforzando al contempo il rapporto con il consumatore.

Il pilastro sociale della sostenibilità riguarda la misura in cui le pratiche dell’azienda agricola creano valore aggiunto presente e futuro per i consumatori e per la società in generale.

Cosa significa concretamente?

  • Ridurre gli sprechi e adattarsi alle stagioni, sono pratiche più rispettose dell’ambiente. Vengono offerti prodotti che soddisfano le esigenze di una vasta fetta di consumatori con criterio di massima trasparenza.
  • Legame tra azienda agricola e società: il pubblico, le persone e organizzazioni che possono interagire con l’azienda. Ad esempio, è importante tenere in ordine e rendere l’azienda sempre presentabile, organizzare visite, fornire punti di vendita diretta ecc.
  • La presenza territoriale è importante, così come il coinvolgimento in associazioni locali, associazioni di categoria o enti professionali.

Il pilastro societario e di governance della sostenibilità raggruppa tematiche come la buona governance, il benessere sul posto di lavoro, la gestione del capitale umano e la tutela dei diritti umani.

Cosa significa concretamente?

  • Carico di lavoro fisico o orario: ad esempio con un carico sulle ginocchia, sulle braccia e sulle spalle, per tutte le colture coltivate a terra o in altezza. Esistono attrezzature che migliorano le condizioni di lavoro come la macchina semovente elettrica che consente all’agricoltore di raccogliere o diserbare comodamente.
  • Gestione dei dipendenti: accoglienza, condizioni di lavoro, formazione lavorativa, quote di assunzione dei dipendenti da un riorientamento professionale o inserimento professionale ecc.
  • Direzione dell’azienda: intesa tra i soci, partecipazione dei dipendenti ad alcune decisioni operative, responsabilizzazione dei dipendenti, gestione attenta a creare valore ecc.

Il pilastro ambientale della sostenibilità riguarda, ad esempio, la resilienza dell’azienda di vivaismo, il suo adattamento ai cambiamenti climatici e il suo impatto sulle risorse e sulla biodiversità.

Cosa significa concretamente?

  • Praticare un’agricoltura ancora più sostenibile: ridurre e ottimizzare l’uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari attuando soluzioni alternative come i prodotti organici, l’uso di sementi proprie, la modulazione delle dosi, l’utilizzo di bacini d’acqua, deumidificatori, di lampade LED, collegamento a sistemi geotermici e di calore residuo ecc.
  • Riduzione dei rifiuti prodotti in azienda riparando le attrezzature agricole, riducendo gli acquisti di plastica monouso e riciclando i residui delle colture.