Il pilastro economico della sostenibilità comprende indici tecnico-economici e finanziari, nonché indicatori sulle pratiche e sugli strumenti di produzione, per fornire un quadro della salute economica dell’azienda ittica.

Cosa significa concretamente?

  • Performance economica dell’attività, tale da garantire una redditività adeguata per la sopravvivenza a lungo termine dell’azienda e il soddisfacimento delle sue necessità.
  • Tenere conto delle pratiche sociali e ambientali dell’azienda, implementando i criteri ESG all’interno dei processi e dei servizi. Ecco perché si parla di tematiche come: l’impatto sulle emissioni di CO2, le condizioni dei dipendenti, la produzione locale, ecc.
  • La manutenzione degli edifici e delle attrezzature, che rispecchia la salute economica dell’azienda, è aspetto particolarmente importante quando si vuole tramandare la propria azienda agricola.
  • La vendita diretta o le filiere corte sono nuove pratiche che permettono di ridurre il numero di intermediari e di avere più autonomia nella decisione del prezzo di vendita, rafforzando allo stesso tempo il legame con il consumatore.

Il pilastro sociale della sostenibilità riguarda la misura in cui le pratiche dell’azienda agricola creano valore aggiunto presente e futuro per i consumatori e per la società in generale.

Cosa significa concretamente?

  • Ridurre gli sprechi alimentari permette di avere una produzione più rispettosa dell’ambiente e un’offerta di prodotti che soddisfano le aspettative di una vasta fetta di consumatori.
  • La presenza territoriale è importante, così come le relazioni con associazioni locali, associazioni di categoria o enti professionali.

Il pilastro societario e di governance della sostenibilità raggruppa tematiche come la buona governance, il benessere sul posto di lavoro, la gestione del capitale umano e la tutela dei diritti umani.

Cosa significa concretamente?

  • Carico di lavoro fisico e rischi lavorativi. I rischi maggiori a cui sono esposti i lavoratori della pesca sono essenzialmente rumore, vibrazioni, radiazioni solari e ultraviolette, agenti chimici e climatici, turni, lavoro notturno, movimentazione manuale e ripetitiva. Esistono attrezzature che migliorano le condizioni di lavoro, come ad esempio una piattaforma rialzabile e inclinabile su supporto pneumatico in zona poppiera che permette di svolgere le prime operazioni di selezione del pescato in posizione eretta a schiena dritta.
  • Gestione dei dipendenti: accoglienza, condizioni di lavoro, quote di assunzione dei dipendenti da un riorientamento professionale o inserimento professionale ecc.
  • Governance e direzione dell’azienda: intesa tra i soci, partecipazione dei dipendenti ad alcune decisioni operative, gestione attenta a creare valore ecc.
  • Rispetto della legislazione locale, nazionale e internazionale sul pescato.

Il pilastro ambientale della sostenibilità riguarda, ad esempio, la resilienza dell’azienda di pesca e acquacoltura, il suo adattamento ai cambiamenti climatici e il suo impatto sulle risorse e sulla biodiversità.

Cosa significa concretamente?

  • Carbon footprint: misurare l’emissione di CO2 e di gas effetto serra cercando di minimizzarli per l’intero ciclo di vita del prodotto, così come la riduzione dell’impronta idrica utilizzando nuovi sistemi di raffreddamento chiusi e altre tecnologie per dare all’acqua utilizzi ulteriori prima del trattamento finale, generando un grande risparmio idrico.
  • Riduzione dei rifiuti prodotti in azienda riparando le attrezzature, riducendo gli acquisti di plastica monouso e riciclando i residui delle colture.
  • Utilizzare materia prima proveniente da agricoltori di fiducia e quindi conoscere la provenienza esatta di tutti gli ingredienti